Nel mondo magno greco il Teatro Fliacico ha rappresentato un punto di incontro tra la satira sociale, la critica politica e la liberazione carnascialesca. Questo simposio si interroga sull'eredità che ha lasciato al nostro tempo e sulla possibilità di una "rinascita" di questa antica tradizione nel panorama teatrale contemporaneo.
Attraverso un'analisi storica, teorica e pratica, il simposio vuole esplorarne possibili forme di ri-attivazione del Teatro Fliaicico nelle pratiche artistiche attuali, valutando se e come il suo spirito di parodia, di esagerazione e di "disturbante gioia" possa offrire spunti per la riflessione critica sul nostro presente.
Le domande che ci si pone, pertanto, sono le seguenti.
Nel contesto contemporaneo, il Teatro Fliacico potrebbe fungere da potente strumento di satira sociale e politica, proprio come faceva nell'antichità?
Le esagerazioni, le parodie, le situazioni grottesche, tipiche di questo genere, sono ancora oggi in grado di mettere in evidenza le contraddizioni e le ingiustizie della società moderna?
Attori e performers potrebbero esplorare il corpo in movimento come strumento di espressione, recuperando il gusto per la fisicità e “rompendo” le convenzioni sceniche moderne?
La sua struttura anarchica e la sua inclinazione alla distorsione delle regole e dei ruoli possono servire da base per una nuova ondata di sperimentazione teatrale, facendo della trasgressione una prassi, e mettendo in discussione i confini tra pubblico e scena?
La combinazione di elementi visivi forti, il linguaggio provocatorio e la critica sociale potrebbero avere risonanza nel mondo giovanile?
In sintesi, il Teatro Fliacico, pur nella sua originalità antica, ha potenzialità di rinascita sulla scena contemporanea, diventando uno strumento di critica sociale, innovazione formale e sperimentazione teatrale, capace di provocare, intrattenere e far riflettere?